La prima visita dal dentista.

“Porta il tuo bambino a incontrare la nostra fatina dei denti”

La prima visita dal dentista è un momento di cura personale.

Spesso mi viene chiesto quando è utile portare i propri figli ad affrontare la prima visita odontoiatrica. La mia risposta non indica un'età precisa. Prendersi cura del cavo orale è una buona abitudine da acquisire fin dai primi giorni di vita con una detersione accurata delle mucose dopo ogni poppata. Successivamente risulta importante preparare il proprio figlio ad affrontare il mondo odontoiatrico senza ansie e timori.

La prima visita inizia a casa tua.

Prima di tutto è bene che il bambino venga portato alla visita anche se non ha dolori o fastidi, questa scelta serve per non associare il dentista al dolore. Un altro aspetto da considerare è cercare di fissare questo primo incontro in un momento della giornata in cui il bambino è tranquillo ed è meglio se ad accompagnarlo è un genitore. Nell'attesa che il giorno dell'appuntamento arrivi potrebbe essere d'aiuto che si inizi a parlare con serenità dell'argomento già a casa.

Ci sentiamo di consigliarvi alcune piccole strategie:

  • evitate di fargli troppe raccomandazioni (mi raccomando comportati bene! non piangere! ecc…);
  • non usate la figura del dentista come ricatto o minaccia;
  • giocate con loro al ruolo del paziente e del dentista e raccontategli dell'importanza della cura dei dentini;
  • consentitegli, se vogliono, di portare un oggetto a cui sono affezionati;
  • portateli ad assistere durante una visita vostra o di un fratello maggiore.

Questo è quello che potete fare voi a casa, per il resto penseremo noi a comportarci a misura di bambino.

A noi piace molto l'idea di far credere ai bimbi che sia tutto un mondo favoloso e magico a partire dalla poltrona che è come un'astronave, alla bacchetta magica che è la lampada fotopolimerizzante. Passando attraverso incantesimi e magie come nel caso dell'anestesia che fa dormire i dentini.

 

La prima visita: la fantasia al potere.

Spieghiamo ogni gesto che facciamo utilizzando la fantasia:

  • lo specillo è il contadenti,
  • l'aspiratore è una cannuccia che asciuga,
  • la turbina è uno spazzolino speciale.

In questo modo, intanto, controlliamo il numero corretto dei dentini da latte che deve essere 20, 10 nell'arcata superiore e altrettanti in quella inferiore. È raro che accada, ma può succedere di contare elementi in più, detti ‘sovrannumerari’, o in meno detti ‘agenesie’. Questo caso può essere scoperto con l'utilizzo di un semplice esame radiografico (OPT più comunemente conosciuta come panoramica) che è possibile effettuare in studio.

Non è raro individuare possibili carie o alterazioni del colore del dente (spesso su incisivi superiori). Queste ultime possono essere scambiate per carie, ma di solito si tratta di situazioni genetiche che vanno tenute sotto controllo. Un altro aspetto che viene osservato durante la prima visita è la valutazione generale dell'occlusione. Se si osserva una situazione diversa dal fisiologico si chiede alla collega specializzata in ortodonzia un consulto.

 

La prima visita è partire col piede giusto.

Noi consigliamo un controllo semestrale associato ad una profilassi (igiene pediatrica). Che garantisca una situazione di stabilità e, in caso di necessità, di eventuale intervento precoce.

Dopo i 6 anni con l'eruzione dei primi molari definitivi consigliamo la sigillatura degli stessi. Cioè ricoprire i solchi della superficie masticatoria con una resina fluorata che scherma dai residui di cibo e placca e rinforza la struttura del dente riducendo il rischio di carie. Si tratta di un trattamento definitivo che riproponiamo intorno ai 12 anni quando appaiono anche i secondi molari.

Non bisogna dimenticare che anche l'alimentazione è un'importante variabile da considerare. Limitare gli zuccheri semplici, le bibite gassate e gli alimenti acidi aiuta a ridurre il rischio di carie.

Tutta la valutazione viene eseguita giocando con i nostri piccoli pazienti e non manchiamo mai alla fine di premiarli con un giochino, un timbro o un attestato di bravura. Perché è fondamentale ottenere la loro fiducia.
Quasi sempre veniamo ricambiati con ringraziamenti speciali: i loro disegni. Che diventano parte espositiva della nostra ‘pinacoteca privata di opere d'arte’, occupano la parete ben visibile di fronte alla sedia dove sono accomodati.