Rimedi odontoiatrici in quarantena.

La particolare situazione di emergenza sanitaria che si è verificata in questo periodo ha limitato la possibilità di recarti dal dentista, se non per reali urgenze indifferibili.

Questo è il motivo per cui tutti i nostri dottori hanno deciso di scrivere questo articolo al fine di indicarti tutti i rimedi casalinghi possibili su ogni eventuale fastidio gengivale o di mal di denti, tuo o del tuo bambino.

Si tratta di situazioni che purtroppo si possono verificare anche prestando molta attenzione all’igiene orale della bocca. Proprio su questo ultimo punto la Dott.ssa Susan Roma, nostra igienista, e il Dott. Lorenzo Loro hanno voluto raccomandarsi con consigli utili da seguire: perché prendersi cura dei propri denti nel miglior dei modi è fondamentale, ma lo è ancor di più in questo periodo di emergenza in cui risulta difficile potersi recare dal dentista.

L’importanza di una buona igiene orale quotidiana.

Il primo consiglio della nostra igienista Susan Roma è sullo spazzolino da usare per la migliore igiene della bocca e che ti permetterà di migliorare la performance igienica domiciliare e di mantenerla fino a quando non si riuscirà a riprogrammare il tuo prossimo appuntamento di igiene professionale, che speriamo sia a breve.

Lo spazzolino elettrico con movimento rotoscillatorio.

I risultati fino ad ora visti e conseguiti tra chi lo usa sono incredibili e anche tu, se lo utilizzi ti sarai ricreduto sul suo utilizzo.
È importante non rinunciare all’igiene, anzi se ti è stata diagnosticata una malattia parodontale è necessario intensificarla: abbiamo tempo in questo periodo, non possiamo trascurare e vanificare i risultati che abbiamo ottenuto insieme.

Ti ricordi il percorso che ha avuto inizio con la diagnosi di malattia parodontale effettuata dal Dott. Loro, poi il passaggio nelle mani dell’igienista con le foto iniziali, la compilazione della cartella parodontale e lo status radiografico? Pensa ai tanti sacrifici e al fatto che ti sei affidato a noi per poter risolvere il problema o per venire a conoscenza di ciò che non sapevi di avere.
Ecco, continueremo insieme appena possibile, ma fino ad allora mantieni l’igiene quotidiana come concordato l’ultima volta in cui ci siamo visti.

Ormai è ben nota la preferenza dello spazzolino elettrico a quello manuale e le motivazioni ti sono state illustrate. Abbiamo cercato di capirne insieme l’uso, ma se continui a voler rimanere alle vecchie abitudini… allora nessun problema! ma olio di gomito ed l'utilizzo di uno spazzolino con setole medie o morbide, mai dure! Le setole dure possono, nel lungo periodo, danneggiare denti e gengive.
Lo spazzolino andrebbe sostituito ogni 2/3 mesi, così come la testina dello spazzolino elettrico che può essere morbida/UltraThin o di durezza media/CrossAction.

Qual è il dentifricio giusto?

La cosa più importante per un dentifricio è il contenuto di fluoro, sia per gli adulti che per i bambini, specialmente nel caso in cui ti sia stata accertata la cariorecettività, cioè una particolare predisposizione alla carie.
Evita di usare regolarmente dentifrici sbiancanti, troppo abrasivi, oltre a poter causare un aumento di sensibilità e in questo momento gestire questa problematica non avendo a disposizione desensibilizzanti professionali, non ti permetterebbe di superare questa fase. Al prossimo appuntamento potremo valutare insieme un trattamento sbiancante, per ora non improvvisare nuove tecniche!

Per raggiungere gli spazi interdentali...

Lo spazzolino da solo non può arrivare tra un dente e l’altro e per questo è bene usare lo scovolino piuttosto che qualsiasi altro strumento; altrimenti se non è possibile utilizzare questo per spazi molto stretti, allora via al floss, filo a spugnetta o filo cerato. Non ultimo i SoftPicks (stuzzicadenti di gomma), da utilizzare almeno una volta al giorno, preferibilmente la sera.
Tutti questi strumenti li abbiamo visti e per le misure dello scovolino, al momento mantieni quelle indicate e poi valuteremo se sia necessario apportare delle modifiche conseguenti ad un cambiamento della situazione gengivale in questi mesi.

Igiene per chi ha gli impianti.

Sì è vero gli impianti non possono cariarsi e infatti il loro problema non è la carie ma l’infiammazione della gengiva intorno a loro: la placca va rimossa lo stesso perché altrimenti questa può scendere in profondità e portare alla perdita dell’impianto stesso.

Il consiglio del Dott. Lorenzo Loro è di mantenere l’igiene il più possibile con lo spazzolino elettrico, il filo superfloss e gli scovolini proposti dalla nostra igienista.
Se necessario, e qualora si riscontrassero sanguinamenti o gonfiore gengivale nella zona, è utile effettuare sciacqui con un collutorio alla Clorexidina 0.20%, mantenendolo in zona per un minuto, puro, non diluito perché perderebbe di efficacia. Il trattamento deve essere continuato per una settimana, 2 volte al giorno. Poi lo si sospende.
Se si ha a disposizione il gel parodontale 0.5% applicarlo sulla gengiva come fosse una crema, senza risciacquare. Questa è un’altra soluzione utile. Se non passa è necessario contattare lo studio per decidere con il Dottore come intervenire.

Alimentazione.

In questi mesi, noi tutti, abbiamo assaporato il piacere nel preparare piatti prelibati, torte e mangiare più spesso durante la giornata, facendo più spuntini. Si consiglia, quindi, di lavarsi i denti dopo ogni pasto o spuntino. Nel caso avessi mangiato alimenti acidi, meglio aspettare 30 minuti prima di lavarsi i denti per non rischiare di rimuovere lo smalto ammorbidito dall’acido.

L’igiene nei piccoli pazienti.

Per i bambini le raccomandazioni di igiene sono: l’utilizzo dello spazzolino elettrico/manuale, 3 volte al giorno e le pastigliette rilevatrici di placca!
Ricorda di far utilizzare queste ultime ai tuoi figli, perché non sembra, ma si può nascondere un accumulo di placca su denti che pensavano di aver lavato bene! Sicuramente rimarranno stupiti! Spesso vengono individuate delle carie anche nei piccoli pazienti tra un dente e l’altro, soprattutto tra il dente definitivo (il primo molare che cresce dai 6 anni in su) e il dente da latte vicino: quindi si consiglia di non trascurare l’uso del filo o le flossette se per loro è il primo approccio.
Possono comunque spiacevolmente insorgere in questo difficile periodo fastidi al cavo orale del vostro bambino.

Il fai da te per il tuo bambino.

La Dott.ssa Eleonora Lanza, nostra pedodonzista (dentista dei bambini) che collabora con noi da anni, ha elencato le situazioni che possono essere tamponate momentaneamente in attesa che si possa ritornare ad effettuare le cure in studio. Ecco le più comuni:

  • Dente che cresce “in doppia fila”.
    Se il dentino da latte fatica a cadere e il definitivo erompe in posizione errata ecco cosa fare. Invita il tuo bambino a muovere il dente il più possibile per favorire la caduta e cerca di convincerlo a mangiare cibi duri in corrispondenza dell’elemento interessato, spesso invece evitano proprio di toccarlo perché dolente. Fate spazzolare bene la zona altrimenti la placca favorirà l’infiammazione.
  • Dente che duole alla masticazione.
    Cosa fare? Pulirlo bene utilizzando soprattutto il filo interdentale. Spesso è la gengiva che soffre per l’impatto del cibo. Fategli fare sciacqui con il collutorio e se necessario somministrargli la tachipirina.
  • Gengiva gonfia.
    Ecco cosa fare! Se il dente in corrispondenza si muove anche ma non è il momento della permuta vuol dire che è in corso un ascesso. Andrebbe valutato almeno telefonicamente per accertarsene con il dottore e poi se necessario sarà somministrato l’antibiotico. È importante parlarne con il dottore per escludere che sia invece la bozza del definitivo in arrivo.
  • Comparsa di fistola (brufoletto bianco).
    In questo caso si consiglia di far fare sciacqui con acqua e sale riempiendo un bicchiere con acqua tiepida saturandolo di sale fino. È necessario ripetere lo sciacqui per 2 volte per 30 secondi per 5 sere. Poi far lavare i denti.
  • Comparsa di afte.
    Cosa fare? Applicare gel alovex mattina e sera per 3 giorni, poi solo la sera fino alla sparizione della lesione.

Questi consigli sono da adottare in casi di urgenza, altrimenti anche lei si associa ai consigli precedentemente previsti dai nostri igienisti ossia che è bene far seguire l’unica regola che vale sempre limitare gli zuccheri semplici e lavare i dentini almeno 3 volte al giorno per 2 minuti spazzolando dal rosa al bianco, anche con l’utilizzo dello spazzolino elettrico.

I consigli sui problemi in caso di apparecchio.

La tua ortodonzista, la Dott.ssa Elisa Gagliazzo, ha la soluzione ad ogni problema che può insorgere con l'apparecchio durante la quarantena.

  • Apparecchiature rimovibili
    Se l'apparecchio che porti è quello mobile – funzionale qualora dovesse rompersi o se hai notevole disagio indossandolo, si consiglia di sospenderne l'uso fino al successivo controllo in studio, al fine di evitare problematiche dovute ad un utilizzo non corretto dell’apparecchiatura. Se invece si sta portando un allineatore e questo è stato perso o si è rotto, si consiglia di tornare all’allineatore precedente o di passare a quello successivo, a seconda della percentuale di utilizzo dell'allineatore perso o rotto. Secondo le linee guida di produzione di alcune case costruttrici l'allineatore può essere cambiato se è stato indossato per almeno l'80% dell'intervallo di tempo prescritto. In caso di rottura irreparabile della placca di contenzione, il paziente deve contattare l’ortodontista curante e concordare l’appuntamento in studio per il rifacimento, la cui tempistica andrà valutata singolarmente.
  • Apparecchiature fisse
    Sono state elencate in ordine dal meno grave al più grave. Solo le emergenze più gravi possono richiedere l'immediato intervento in studio, previo appuntamento, mentre la maggior parte di esse possono essere facilmente trattate in seguito quando si potrà nuovamente riprogrammare il tuo appuntamento.

Gli strumenti e i dispositivi necessari a gestire l’emergenza insorta sono facilmente reperibili (es. cera ortodontica, filo interdentale, pinzette sterili, piccolo tronchesino robusto, cotton fioc, sale, spazzolino interprossimale, stuzzicadenti e anestetico locale in pomata). Alcuni di questi vi sono stati forniti in apposito astuccio al momento della consegna dell’apparecchio.

Cibo bloccato tra i denti.

Questa non è una situazione di emergenza, ma può essere un po’ scomoda o imbarazzante se sei in trattamento con apparecchiature fisse. Si risolve facilmente ricorrendo ad un pezzo di filo interdentale. Si può provare a fare un piccolo nodo nel mezzo del filo per aiutare a rimuovere il cibo, o ad utilizzare uno scovolino o uno stimolatore interprossimale, in mancanza anche uno stuzzicadenti, per rimuovere il cibo intrappolato tra i denti e attacchi.

Perdita di legature.

Le legature sono i piccoli elastici o i piccoli e sottili fili metallici che servono a trattenere il filo all’attacco. Se la legatura in gomma dovesse staccarsi, si può cercare di rimetterla a posto con delle pinzette sterili. Se invece si rompe e si stacca un filo metallico di legatura, è sufficiente rimuoverlo sempre con le pinzette sterili. Se l’estremità del filo di legatura si distorce fino a pungere guance o labbro, ma la legatura non è rotta o allentata, la si può piegare verso il basso con un cotton fioc o con una gomma da matita, per eliminare l'irritazione.
Naturalmente, quando salta o si rompe una legatura, altre possono seguirla. Esaminare con attenzione tutte le legature. Se una legatura si perde o si rompe, informare l'ortodontista.

Presenza di afte nella bocca.

Alcuni pazienti sono soggetti ad episodi di afte della bocca. Mentre è sicuro che gli attacchi ortodontici non ne sono la causa, può però accadere che la loro comparsa possa essere precipitata o esacerbata da una irritazione dovuta ai brackets. Possono allora apparire una o più zone di ulcerazione delle guance, delle labbra o della lingua. Questa non è un'emergenza, ma può essere molto fastidiosa. Un rapido sollievo può essere ottenuto applicando una piccola quantità di anestetico locale direttamente sulla superficie ulcerata, utilizzando un tampone di cotone. Si dovrà riapplicarlo solo se necessario.

Irritazione delle labbra o delle guance.

A volte il posizionamento di nuovi attacchi può essere irritante per la bocca, specialmente quando si mangia. Una piccola quantità di cera ortodontica crea un eccellente tampone tra il metallo e la bocca. Basta prelevarne un piccolo pezzo ed arrotolarlo a pallina di piccole dimensioni, poi appiattirla e posizionarla a coprire completamente la superficie degli attacchi che provocano l’irritazione; in questo modo è possibile mangiare più comodamente. Se la cera viene ingerita in maniera accidentale, non è un problema. La cera è innocua.

Fili ortodontici sporgenti.

Occasionalmente, l'estremità di un filo si può spostare fuori posto e irritare la tua bocca. Basta utilizzare un cotton fioc o una gomma di matita per spingere il filo in modo che arrivi ad essere piatto contro il dente. Se il filo non può essere spostato in una posizione comoda, coprirlo con cera per apparecchi ortodontici. Informare l'ortodontista del problema. In una situazione in cui il filo sia estremamente fastidioso e non si è in grado di recarsi dall'ortodontista rapidamente, si può, come ultima istanza, tagliare il filo.
Per ridurre la possibilità di deglutizione accidentale del pezzo di filo tagliato, avvolgere intorno alla zona un tessuto ripiegato o della garza. Utilizzare un paio di tronchesini resistenti e quindi tagliare il filo che sporge. Può essere a quel punto ancora necessario usare la cera per raggiungere il comfort per la zona irritata.

Perdita di attacchi, fili o bande.

Se gli attacchi si sono allentati in qualche modo e se sono stati persi dei brackets, chiamare l'ortodontista per stabilire i provvedimenti successivi. I brackets sono gli attacchi ortodontici incollati direttamente ai denti con uno speciale adesivo. Il bracket si può staccare mangiando uno di quei cibi duri, croccanti o gommosi che durante il trattamento ortodontico si devono evitare ( ad esempio croste di pane troppo duro, olive con il nocciolo, ciliegie, carote crude, cocco, castagne secche o bruciate, chewing gum), se la bocca è stata colpita durante un gioco oppure mordendo penne, unghie, matite. Chiamare l'ortodontista, che deciderà l'azione da compiere.

Ingestione di parti dell’apparecchio.

Questo evento è raro, ma quando accade, può essere allarmante per te. È importante cercare di mantenere la calma.
Se si tossisce eccessivamente o si ha difficoltà a respirare, il pezzo potrebbe essere stato aspirato e si richiede un trattamento medico urgente. Se lo vedete potete cercare di rimuoverlo, ma senza compiere azioni che possano risultare pericolose. Più probabile è un'ingestione accidentale di un attacco o altro componente dell'apparecchio, trattandosi di oggetti piccoli seguiranno il normale percorso digerente senza creare danni.
Si raccomanda eventualmente un'alimentazione a base di patate o riso. Si tratta di situazioni che si possono verificare anche prestando molta attenzione all’igiene del proprio apparecchio.

Nel speranza di poterti rincontrare presto, ti invitiamo ad adottare tutti i nostri consigli e i nostri rimedi restando a casa!