
Ottobre: il mese della prevenzione dentale.
Ottobre il mese della prevenzione dentale si è appena concluso e io vorrei dirti cosa significa prevenzione dentale nel nostro studio.
Cominciamo dalle basi: prevenzione in medicina significa mettere in atto tutte quelle azioni che servono per evitare e bloccare le malattie. Per noi Odontoiatri le malattie sono la carie e la malattia parodontale.
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L'Odontoiatria
L'Odontoiatria, pur essendo una branca della medicina con aspetti particolari e unici, richiede, come le altre specialità, un approccio medico. Cosa significa questo? Significa raccogliere i dati di interesse clinico del paziente e quindi fare un'anamnesi completa, fare una visita della bocca e dei denti utilizzando anche presidi diagnostici strumentali come le radiografie, formulare una diagnosi, dare un giudizio prognostico e proporre un piano di trattamento.
I trattamenti vengono eseguiti secondo i protocolli attualmente consigliati dalle principali società scientifiche odontoiatriche, cercando di offrire il massimo della qualità compatibilmente con le esigenze della persona.
L'otturazione del dente, l'impianto, la corona, la devitalizzazione e le protesi (che occupano la maggior parte del nostro tempo operativo) non sono terapie ma trattamenti: con queste procedure si cerca di porre rimedio ai danni causati dalla malattia, ma non si interviene sulla malattia e cioè sulla causa!
Quindi chi si limita ad eseguire trattamenti, ma non a curare la malattia, otterrà una prognosi non favorevole e nel tempo si verificheranno continue ricadute. È da anni che cerco collaborazione con i pazienti per ottenere risultati da questo punto di vista, tuttavia non sempre ottengo disponibilità; ancora troppo spesso dobbiamo curare grosse carie, devitalizzare denti rovinati o peggio ancora toglierli.

Ho preparato quindi degli strumenti di prevenzione per tutti i miei pazienti. Per ogni paziente abbiamo deciso di creare Piani di Mantenimento personalizzati al fine di rallentare e ridurre al minimo le ricadute.
I Piani di Mantenimento
I Piani di Mantenimento funzionano in questo modo: hanno durata annuale e consistono in un certo numero di appuntamenti già programmati durante l'anno in cui viene eseguita la seduta di igiene, i controlli e le radiografie necessarie. Il Piano di Mantenimento garantisce inoltre un pronto intervento in caso di urgenze e la garanzia sui trattamenti eseguiti in studio. Porremo attenzione, oltre allo spazzolino e al dentifricio che viene utilizzato, anche al tipo di alimentazione, ai farmaci assunti, alla composizione della placca batterica, alle caratteristiche della saliva e ad altri fattori che influiscono sullo sviluppo della carie e delle malattie delle gengive.
La bocca viene così inquadrata nel suo insieme da un punto di vista molto più ampio, tenendo conto del fatto che la bocca fa parte di un organismo complesso, ma soprattutto appartiene ad una persona.
Nel corso degli anni vedremo che seguendo questi Piani di Mantenimento si potrà assistere ad una diminuzione degli interventi, ad una diminuzione del mal di denti e delle infezioni quindi meno sedute alla poltrona del dentista con sicuramente un vantaggio economico.
In paesi in cui questa attenzione alla prevenzione si attua da molti anni i risultati sono evidentissimi: le nuove generazioni non hanno più carie, hanno le gengive sane e arrivano ad età avanzata con minore necessità di impianti e di protesi. In Italia cominciamo a vedere i primi risultati nelle nuove generazioni, ma siamo ancora molto lontani dagli standard programmati dall'OMS come obiettivi ideali di incidenza della malattia.
È infatti scientificamente provato che i pazienti che vengono seguiti regolarmente hanno nella maggior parte dei casi una riduzione drastica della necessità di cure con vantaggio economico, ma soprattutto della situazione della loro bocca che non si deteriora negli anni irrimediabilmente.
Tornando alle mie considerazioni sul mese della prevenzione posso concludere dicendo che lo studio da anni propone ai pazienti un tipo di assistenza improntata alla prevenzione: chi l'ha capito ed è nostro paziente affezionato, da molti anni ci segue nei programmi proposti (qualcuno anche da trent'anni!) e raccoglie i risultati promessi!
La mia visione futura è quella di uno studio che segue solo pazienti in mantenimento e che le necessità di trattamenti siano notevolmente diminuite: riuscirò nel mio intento prima di andare in pensione?
Ho ancora qualche anno davanti quindi sono ottimista!

Mi sono laureato nel 1987 presso l’Università degli Studi di Milano. Da quel momento il mio impegno è stato di mettere il paziente al centro; per fare questo l’ascolto è fondamentale. Il mio obiettivo è trovare delle soluzioni durature con le quali il paziente si senta a proprio agio.